Sorsi di storia all’azienda Ferrari: un viaggio a Trento
All’alba di mercoledì 26 marzo 2025, il nostro autobus attendeva le classi 4^B RIM e 5^B RIM per intraprendere un viaggio verso Trento. Dopo un paio d’ore, siamo giunti presso un’azienda vinicola fondata nel 1902 da Giulio Ferrari — Ferrari Trento — il quale nutriva l’ambizioso sogno di competere con gli champagne francesi. Non avendo eredi diretti, cinquant’anni dopo, nel 1952, Ferrari cedette l’azienda a Bruno Lunelli, un commerciante trentino, con la certezza che, in mani altoatesine, il suo prodotto potesse prosperare. La famiglia Lunelli ha elevato l’azienda e i suoi prodotti al rango di simbolo del brindisi italiano per eccellenza. La visita è cominciata con la sig.ra Nicoletta, responsabile da molti anni dell’accoglienza dei visitatori, la quale ci ha illustrato la storia aziendale, facendo emergere l’ambiziosa e continua ricerca di qualità del prodotto, nonché le strategie di marketing e i mercati con cui l’azienda si interfaccia maggiormente (Ferrari Trento commercia prevalentemente con l’Italia per poi affacciarsi ai Paesi di lingua tedesca e al Giappone). Successivamente, la guida Celeste ci ha coinvolto in un suggestivo giro della cantina. Scendendo nei sotterranei, si possono vedere le numerose vasche in acciaio dove avviene la prima fermentazione di tutti i mosti, e per alcune tipologie si usano botti grandi da quaranta ettolitri. Si possono notare anche alcune barrique e tonneau che conservano le segrete ricette della liqueur d’expedition, traducibile anche come: “la firma dell’autore dell’opera”. Celeste ha illustrato l’evoluzione degli strumenti tradizionali, dall’ aspetto grezzo e naturale, fino alle moderne e complesse macchine che oggi permettono la produzione di Chardonnay e Pinot Nero trentini. La parte più affascinante è quella dove si conservano le centinaia di migliaia di bottiglie, lavorate a mano nel caso delle riserve e i grandi formati e con una lavorazione quasi totalmente robotizzata per le altre etichette della gamma.
Nella seconda parte del viaggio d’istruzione, siamo rimasti incantati dalle ampie e decorate sale del Castello del Buonconsiglio: il maniero medievale, simile a un’ambientazione fiabesca, offriva viste spettacolari del capoluogo da ogni affaccio. Questa esperienza ha suscitato il nostro interesse e approfondito la nostra conoscenza in un settore che, come futuri commercianti, conoscevamo solo superficialmente. L’industria vinicola rappresenta infatti una componente significativa del commercio italiano, sia a livello interno che nell’export. Noi delle classi 4^B RIM e 5^B RIM siamo grati per questa opportunità e desideriamo esprimere i nostri ringraziamenti al personale dell’azienda e ai professori accompagnatori.
Leonardo Sette – Classe 4^B RIM