Visita al Palazzo di Montecitorio

Il 6 febbraio 2025, le classi 5°A AFM e 5°B RIM dell’Istituto di istruzione superiore “Atestino” di Este, accompagnati dalle docenti Marta Trombin, Tea Rovere, dai collaboratori della Dirigente Matteo Rizzo e Marco Ongaro e Dirigente Cristiana Brocanelli, hanno partecipato ad un’uscita didattica presso la nostra capitale, Roma, nello specifico, nella sede del Parlamento. Lo scopo principale della visita era acquisire maggiori strumenti di comprensione dei meccanismi istituzionali e legislativi, incentivare la partecipazione civica e dare un respiro “reale” agli studi teorici degli studenti.

La partenza è avvenuta presso la stazione ferroviaria di Rovigo e il viaggio è durato circa tre ore; studenti e docenti sono arrivati alla rinomata stazione di Roma Termini e dopo una camminata lungo le magiche strade di Roma, con un po’ di emozione, sono giunti infine a Palazzo Montecitorio.

Sin dal suo ingresso si comprende che si ha l’opportunità di ripercorrere la storia politica del nostro Paese: osservando quadri, testimonianze, o anche semplicemente la sua architettura, si è perfettamente in grado di catapultarsi nei decenni di storia che hanno formato il Paese in cui viviamo. Questo, tuttavia, non è solamente un luogo di ricordo, bensì è la sede del nostro Parlamento: qui tutti i cittadini vengono rappresentati ed è proprio per questo che è aperto ai giovani, per far capire loro l’importanza di questo organo.

Dopo un’accogliente presentazione da parte di una guida e una breve introduzione, è iniziata l’immersione nella vita politica, poiché percorrendo i corridoi, tra occhiate in giro e qualche curiosità, si giunge al Transatlantico. Dall’aspetto richiama i grandi saloni delle navi transoceaniche di inizio Novecento; gli arredi e il soffitto sono interamente in legno in stile liberty. È il luogo noto come “Galleria dei passi perduti”, dove fra una seduta e l’altra si incontrano i deputati e i giornalisti, creando un vero e proprio affollamento.

Salendo i piani del Palazzo ci si immerge nella sala “Aldo Moro”, chiamata anche “Sala Gialla”, in virtù del colore prevalentemente presente nella tappezzeria e negli arredi; è stata intitolata ad Aldo Moro nel trentesimo anniversario della sua uccisione, ed è un luogo di pura eleganza, caratterizzata da un grande lampadario rivestito di diamanti che emana una luce pura. Qui sono esposti a rotazione dipinti del patrimonio artistico e la grande tela raffigurante “Le nozze di Cana”.

Salendo di un altro piano si attraversa un corridoio che collega i principali ambienti di rappresentanza: “Il corridoio dei Busti”, in cui è documentata la presenza di busti dei protagonisti del Risorgimento e degli esponenti della vita politica del XIX e XX secolo. Da questo corridoio si accede alla “Sala della Lupa”, che deve il suo nome ad una copia in bronzo della scultura simbolo di Roma: si tratta di un grande salone, pavimentato con marmi e decorato con arazzi. Qui il 10 giugno 1946 vennero proclamati i risultati del referendum del 2 giugno sulla forma istituzionale e il verbale originale è esposto in una delle teche accanto alla Lupa.

Proseguendo si giunge alla “Sala delle Donne”, inaugurata nel 2016, la quale ospita i ritratti delle ventuno deputate elette all’assemblea, delle sindache elette nel 1946 e delle donne che per prime hanno ricoperto le più alte cariche nella Repubblica. Da qui si entra nella “Sala della Regina”, la quale definisce il periodo monarchico: in occasione del discorso del Re durante le sessioni che scandivano l’attività delle camere, la Regina attendeva qui l’inizio della cerimonia, alla quale assisteva poi dalla adiacente tribuna reale.

Infine, si accede all’area che rappresenta il cuore del parlamento, l’Aula, che rappresenta un vero e proprio capolavoro dello stile liberty ed è il luogo in cui si svolgono le sedute della Camera dei Deputati e del Parlamento in seduta comune. Al suo interno, oltre a opere d’arte, si ammira il Pannello di bronzo che rappresenta la glorificazione della dinastia dei Savoia. Colpisce l’elegante velario in vetro colorato e legno di quercia che domina dall’alto l’Aula.

Qui, gli studenti hanno avuto la grande opportunità di assistere ad una discussione inerente all’inserimento dei giochi della gioventù nelle scuole e hanno avuto l’onore di ascoltare l’intervento di Rita dalla Chiesa, quindi ricevere il saluto da parte del vicepresidente Sergio Costa.

 Gli studenti sono rimasti estasiati da questa esperienza e sono ritornati arricchiti e motivati nell’affrontare lo studio del Diritto, anche in vista dell’Esame di Stato ormai imminente.

Riccardo Tirello e Ludovica Zarantonello - 5°A AFM